lunedì 7 giugno 2010

Il saggio breve di Nicola

Come molti di voi sapranno, spesso i nostri ragazzi vengono a scuola con molto anticipo rispetto all'orario di lezione, si siedono sul divanone blu e ripassano i pezzi che dovevano preparare, fanno riscaldamento con i "famosissimi ditones", chiacchierano, studiano e... preparano il saggio breve per la professoressa del liceo.

Giovedì arriva Nicola che fà il liceo, toglie dallo zaino il computer ed appoggiandosi al chitarrone (la mia scrivania) mi dice: "devo preparare un mini-saggio per la prof. di lettere"

Gli chiedo qual è l'argomento e mi dice "stregoneria e superstizione dall'antichità ad oggi", sai mi serve per avere un voto più alto in pagella (il 7 è già assicurato, sta lavorando per l'8), ho quasi finito ma mi manca l'ultima parte sulle superstizioni popolari, ne conosci qualcuna?"

Mentre ci penso, arrivano altri studenti , tutti collaborano e ognuno dice la sua, di superstizioni in Italia ce ne sono veramente molte ed alcune sono veramente divertenti, alcune invece si basano su fatti storici come quella che non bisogna mai accendere una sigaretta in tre con lo stesso fiammifero (questa risale alla prima guerra mondiale ed ha il suo fondo di verità!)

Finalmente il saggio è concluso, mi guarda e mi dice: "ora ci vorrebbe una frase ad effetto per concludere" e sapete che gli dico? Dopo tutta questa dotta disquisizione dovresti sdrammatizzare con la frase "concludendo si evince che la fortuna è cieca ma la s.... ci vede benissimo!"

Nicola non è daccordo e non concluderà così, io se fossi la sua prof. e mi trovassi un finale di questo genere gli darei un bel 10 almeno per la simpatia!


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